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domenica 6 maggio 2012

Un evento molto speciale!!!

Ci sono eventi che vanno sicuramente festeggiati con una grande bottiglia, quindi ogni buon appassionato conserva in cantina qualche grandissima “chicca” per le occasioni speciali. E quale miglior occasione del primo compleanno del nostro primogenito per aprire un vero e proprio “mito in bottiglia”?
La serata: sabato 28 aprile, 10 amici + 2 bimbi, un bel tavolo quadrato, una saletta tutta per noi nell’Osteria di un nostro amico e una Jeroboam (3 litri) di Franciacorta DOCG Cuvée ANNAMARIA CLEMENTI 1990!!!
Quale miglior modo di brindare al nostro piccolo???
Ma dato che questo è un blog che racconta di vini… Lascio ai miei ricordi la bella festa, e vi racconto che vero fuoriclasse abbiamo avuto nei nostri calici.
Innanzitutto il colore: giallo oro, vivo, brillante e di discreta intensità, segno dei suoi quasi 22 anni, perfettamente trascorsi a riposare nella grande “casa di vetro”. Non particolarmente presente il perlage, ma con frizzantezza sufficientemente presente e ammorbidita dagli anni.
Al naso ha mostrato una complessità quasi indescrivibile, con cambi e variazioni di sfaccettature ad ogni minuto. Inizialmente è partito caldo e burroso, richiamava moltissimo i grandi chardonnay di Montrachet, con la frutta gialla ancora leggermente timida, che si lasciava sorpassare da una vena acida, viva e speziata, di erbe aromatiche e agrumi. Col passare delle mezz’ore è emersa più chiara e viva la frutta, pesca, ananas e, meno intensi, piccoli frutti di bosco. Il tutto ancora miscelato ad una stupenda amalgama di erbe aromatiche fini, crosta di pane e una lieve nota burrosa che andava via via diminuendo.
Ogni minuto, una sorpresa. Una miriade di sfaccettature che emergevano dal bicchiere sempre in divenire. Un vino complessissimo, ma allo stesso tempo piacevole e affascinante.
In bocca ha mostrato meno mutevolezza, lasciando sempre predominare i sentori di piccoli frutti rossi del pinot nero, ribes e lamponi sopra tutti, contornati da una elegante nota di pompelmo rosa; poi ananas, pesca gialla e un finale lievemente maltoso e speziato, di salvia e timo. Anche qui, tanto elegante e rotondo, che invitava subito ad un secondo sorso, piacevole, ancora straordinariamente acido e vivo, malgrado i suoi 22 anni.
Un ultimo dettaglio, per confermare la straordinarietà del prodotto che avevamo sulla nostra tavola: di questa annata, in questo formato, sono state prodotte pochissime bottiglie, quindi una vera rarità, impreziosita ancora di più da un piccolo stemma in foglia d’oro incastonato nel vetro esterno della grande bottiglia scura!
Bottiglia, che ora ci guarda dall'alto del frigorifero della nostra cucina.