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giovedì 9 febbraio 2012

Sarà l'aria di montagna?

Esistono diverse tipologie di spumanti realizzati con quello che tutti conoscono come “metodo classico”, cioè quello inventato, secondo la storia mescolata con la leggenda, dal monaco benedettino Pierre Pérignon sul finire del XVII secolo, che ha dato vita dapprima agli champagne e successivamente a molti altre denominazioni di tutto il mondo. Una di queste, chiamata Trento DOC, viene prodotta, appunto, in Trentino Alto Adige; i vini che ne derivano, grazie alle caratteristiche del luogo (terreno, altitudine, clima, ecc.), mostrano profumi e freschezza che in altri luoghi non è possibile ottenere.
E un ottimo rappresentante della categoria mi è capitato sulla tavola qualche sera fa’: si tratta del Tento DOC brut del produttore Balter. Si tratta di un vino relativamente economico e assolutamente consigliabile per la grande qualità che mi ha mostrato.
Al bicchiere si presenta di un bel giallo paglierino discretamente carico, comunque senza eccessi. Il perlage è fine, ben dosato e per nulla invadente, anche al sorso.
Al naso mostra subito piacevolissimi profumi di lieviti e crosta di pane, contornati poi da piccoli frutti, ribes e mirtillo rosso sopra a tutti, con buona eleganza e di complessità intrigante. Man mano che è aumentata la sua temperatura, ribes e lampone hanno preso il netto sopravvento, seguiti poi da una sottile e accattivante nota agrumata e dalla fragranza della crosta di pane.
Al sorso prevale nettamente il ribes, davvero predominante, contornato da lampone selvatico e dalle fragranti sensazioni del lievito, ma si aggiunge una bellissima e netta chiusura di salvia che permane a lungo dopo il sorso, aggiungendo complessità e ampiezza al nostro vino. Buone l’intensità e la struttura, anche se non mi sono sembrate particolarmente marcate. Ne deriva un’ottima sensazione di freschezza e una beva facile e piacevolissima. Invitava davvero a prenderne un altro sorso!!!
Un prodotto, secondo me, dal rapporto qualità/prezzo eccezionale, da tenere sempre pronto alla giusta temperatura per un ottimo aperitivo, o anche per accompagnare una bella frittura di pesce.
Sarà forse merito dell'aria di montagna???

domenica 5 febbraio 2012

Alla portata di tutti.

Chi ha detto che per bere un buon cru classé di Bordeaux bisogna spendere un patrimonio, si sbaglia di grosso. O meglio… Quasi sempre ha ragione, ma cercando bene c’è ancora qualche buon prodotto che si possa reperire a prezzi ragionevoli. Se poi parliamo del vino che vi sto per raccontare, direi che l’acquisto è più che accessibile e il prodotto è di gran classe!!!
Mi sono trovato al cospetto di un eccezionale CHATEAU BELGRAVE 2008, vino della zona dell’Haut Médoc, giusto al confine con la famosa denominazione di St. Julien. Si tratta di uno dei produttori che erano stati classificati come 5ème cru nella classificazione del 1855, quindi un territorio di grande tradizione e di consolidata qualità. Lo avevo notato su una delle guide che colleziono regolarmente, nella quale veniva segnalato come un prodotto da non lasciarsi scappare… E quindi, appena ne ho avuto l’occasione, mi sono regolato di conseguenza.
Dato che la composizione dei vigneti di questa maison è per il 50% cabernet sauvignon, 42% merlot, 5% cabernet franc e 3% petit verdot. Immagino che più o meno questa sarà anche la composizione del nostro vino.
Al bicchiere si è mostraro rosso rubino vivo e brillante, di tonalità carica pur mantenendo una leggerissima trasparenza. Al naso ha mostrato una complessità e un’eleganza fuori dal comune, iniziando dapprima con una prevalenza di speziata e molto vegetale, con la nota fruttata in secondo piano, pur presente e di buona intensità. Col passare dei minuti, ma soprattutto dopo un’oretta dall’apertura, l’ordine si è invertito e spiccavano in bella evidenza note di frutta nera matura, a partire da mora, prugna secca, marmellata di ciliegie e mirtillo nero. Facevano da splendido contorno le note vegetali del cabernet, accompagnate da peperone, spezie dolci e una leggera tostatura. Davvero intrigante l’assieme che ne risultava, fine, elegante, complesso ma allo stesso tempo di buona intensità.
In bocca le sensazioni fruttate emergevano con ancora maggiore intensità, richiamando mirtillo, mora e ciliegie mature, accompagnate da tannini vellutati, morbidissimi pur presenti. Facevano anche qui da contorno delle eleganti note speziate, con un piacevole finale lungo di tabacco e una sottile vena vanigliata.
Un vino piacevolissimo adesso, ma che saprà sicuramente evolvere ancora meglio con ulteriori quattro o cinque anni in bottiglia. Un prodotto assolutamente da consigliare e da tenere sempre a scorta per le grandi occasioni. Se poi aggiungiamo che il prezzo di partenza in cantina di questo vino non supera i 30 euro… Beh, allora il rapporto qualità/prezzo diventa proprio eccezionale!!!