Questa volta vi scrivo di un vino prodotto da un’azienda agricola a cui sono particolarmente legato per motivazioni affettive, dato che, mia moglie ed io, abbiamo tenuto il ricevimento del nostro matrimonio proprio nel loro castello.
Si tratta del Piave DOC chardonnay BIANCO DELL’ARNASA, annata 2009, dell’azienda Castello di Roncade, nel trevigiano. Se ho ben capito, questa è la prima annata di produzione di questo cru, il cui vigneto si trova in una zona denominata “Pantiera”, poco distante dal castello.
Il vino si presenta di un bel giallo paglierino, limpido e non particolarmente carico.
I profumi non mi sembrano particolarmente intensi, dato che per percepire bene le varie sfumature è necessario penetrare bene col naso all’interno del bicchiere. Dall'altra parte, però, si mostrano fini e ben equilibrati tra loro, con una prevalenza di frutta a pasta gialla e una lieve nota vanigliata di legno, appena percettibile (infatti il vino effettua alcuni mesi di maturazione in piccole botti di rovere).
Al gusto, come poi mi aspettavo dalla non prominente intensità al naso, presenta una discreta struttura e una buona sapidità. Mi ha, invece, sorpreso il fatto di non trovarmi davanti un banale e mediocre vino concentrato e “muscoloso”, come capita spesso nei bianchi barricati, spesso creati per il mercato internazione; al contrario, ha mostrato grande equilibrio e una notevole eleganza. Al giorno d’oggi è raro trovare queste caratteristiche così evidenti in un vino che costa attorno ai 7 euro in cantina.
Prevalgono anche qui i sentori di frutta a pasta gialla, con un evidente finale di ananas a spiccare sugli altri, contornato da erbe fini e una piacevole vena di agrumi. Assolutamente non invadente l’utilizzo del legno, segnale di affinamento ottimale, ben pianificato e correttamente applicato, che riesce a conferire a questo prodotto una maggiore rotondità al palato.
Ottimo rapporto qualità/prezzo, sicuramente da consigliare.
Mi auguro solo che al Castello di Roncade non vogliano stravolgere questo vino nelle prossime annate. A mio avviso è “buona la prima”!
Si tratta del Piave DOC chardonnay BIANCO DELL’ARNASA, annata 2009, dell’azienda Castello di Roncade, nel trevigiano. Se ho ben capito, questa è la prima annata di produzione di questo cru, il cui vigneto si trova in una zona denominata “Pantiera”, poco distante dal castello.
Il vino si presenta di un bel giallo paglierino, limpido e non particolarmente carico.
I profumi non mi sembrano particolarmente intensi, dato che per percepire bene le varie sfumature è necessario penetrare bene col naso all’interno del bicchiere. Dall'altra parte, però, si mostrano fini e ben equilibrati tra loro, con una prevalenza di frutta a pasta gialla e una lieve nota vanigliata di legno, appena percettibile (infatti il vino effettua alcuni mesi di maturazione in piccole botti di rovere).
Al gusto, come poi mi aspettavo dalla non prominente intensità al naso, presenta una discreta struttura e una buona sapidità. Mi ha, invece, sorpreso il fatto di non trovarmi davanti un banale e mediocre vino concentrato e “muscoloso”, come capita spesso nei bianchi barricati, spesso creati per il mercato internazione; al contrario, ha mostrato grande equilibrio e una notevole eleganza. Al giorno d’oggi è raro trovare queste caratteristiche così evidenti in un vino che costa attorno ai 7 euro in cantina.
Prevalgono anche qui i sentori di frutta a pasta gialla, con un evidente finale di ananas a spiccare sugli altri, contornato da erbe fini e una piacevole vena di agrumi. Assolutamente non invadente l’utilizzo del legno, segnale di affinamento ottimale, ben pianificato e correttamente applicato, che riesce a conferire a questo prodotto una maggiore rotondità al palato.
Ottimo rapporto qualità/prezzo, sicuramente da consigliare.
Mi auguro solo che al Castello di Roncade non vogliano stravolgere questo vino nelle prossime annate. A mio avviso è “buona la prima”!
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