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mercoledì 5 novembre 2008

Vicini di casa.

A volte non serve fare molta strada per trovare vini di qualità a prezzi bassi, capita di averli fuori delle porte di casa e di scoprirlo quasi per caso.
Ne è un esempio il Piave Cabernet DOC Riserva 2000 dell’azienda Castello Carboncine, che si trova alle porte di Treviso, in direzione del fiume Piave, appunto. Un vino, badate bene, pagato circa cinque euro… e per questa cifra dona molto più di tanti altri prodotti in commercio.
Aggiungo per completezza che si tratta di un blend tra le due tipologie cardine cabernet sauvignon (per la maggior parte) e cabernet franc, e sosta diversi anni in grandi botti di rovere in cui si affina e si ammorbidisce.
Il colore si presenta rosso rubino intenso ma non impenetrabile. Che non abbia una grande concentrazione lo dimostra anche il grado alcolico non particolarmente elevato (12,5%), però al naso ha mostrato bei profumi di frutta rossa, quasi sorprendentemente dolci, molto differenti dai "soliti" cabernet della zona Piave, di solito asprigni ed erbacei fin dal profumo. Il tipico peperone verde del cabernet è uscito un po’ alla distanza ma non ha mai prevaricato la dolcezza della mora e della prugna che salivano con buona intensità dal bicchiere.
In bocca ha mostrato una discreta mineralità, senza eccessi, con la conferma delle sensazioni di frutta rossa percepite nei profumi. Giusto una nota erbacea nel finale, a conferma dei vitigni che lo compongono, ma davvero “leggera” e ben amalgamata. Non elevatissimi il corpo e la struttura, ma d’altronde non si tratta di un vino del sud… qui nel nord-est è giusto che sia così.
Un rapporto qualità-prezzo che dovrebbe far riflettere molti produttori delle stesse zone e portarli a credere un po’ di più nella potenzialità della zona del Piave, troppo spesso relegata a produrre vinelli “massivi” senza prospettive lungimiranti.

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