Quando si hanno degli ottimi formaggi molto stagionati, non c’è niente di meglio di un buon Amarone della Valpolicella. E’ un vino particolare, non piace a tutti, ma è una delle tipologia di rosso che preferisco. E proprio perché ne ho provati diversi che devo, a malincuore, confermare che in giro esiste tanta “spazzatura” con scritto in etichetta “Amarone della Valpolicella”, e una cosa ancora peggiore è che questa “spazzatura” se la facciano pagare 30, 40 euro a bottiglia (o ancora di più).Ma a parte questa piccola polemica, ieri sera ho ricevuto la graditissima visita di una coppia di amici australiani (anzi… italiani emigrati) e ho tirato fuori due formaggi di altissimo livello: un pecorino e un misto latte di capra+pecora, entrambi super-stagionati. L’occasione era ghiotta per stappare l’Amarone “PERGOLE VECE” 2001 dell’azienda Le Salette.Era ancora un po’ giovane, si poteva dargli ancora un paio d’anni di attesa in bottiglia per dare il meglio di sé, ma ha prevalso la voglia di provare di persona se fosse vero tutto quello che avevo letto di positivo su questo vino.Il colore si è presentato ben scuro, un rosso porpora quasi impenetrabile (d’altronde una delle uve che lo compone si chiama, appunto, “corvina”).Al naso ha mostrato tutti i caratteri tipici che si devono trovare nell’amarone, il profumo di amarena, di marmellata di more e ciliegie, di frutta rossa matura, ben amalgamati, eleganti e dolci. Si sente discretamente anche la nota calda dell’alcool (questo vino fa 15 gradi!!!), ma non disturba.In bocca è stato potente, ottimamente strutturato e non in maniera eccessiva (come invece capita spesso in qualche amarone). Presenta una nota quasi dolce e una discreta morbidezza, quasi vellutata. L’alcool non da fastidio, lo si sente ma quasi scompare dietro all’intensità della “marmellata” che domina sugli altri gusti.Un ottimo accompagnamento alla sapidità dei formaggi che avevamo davanti, ma questo è uno dei pochi amaroni “di gran classe” che può accompagnare senza eccessi un secondo piatto saporito, come un buon brasato o una portata a base di cinghiale.Quel che avevo letto in una rivista del settore è proprio confermato!!!
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